A Carmagnola, in provincia di Torino, si profila una specie di C.S.I canina, dal momento che è stato disposto l’esame del DNA su tutti i cani che vivono nel territorio per stabilire a quale animale appartenga la deiezione non raccolta: esame che non lascerà scampo al padrone, cui arriverà la multa. A occuparsene sarà l’Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, un laboratorio che normalmente si occupa di controlli sulla sofisticazione alimentare e sulla salute degli animali, come gli esami per scoprire ceppi di mucca pazza o influenza aviaria. Ad Ancona, i proprietari dei cani, invece, dovranno portarsi dietro una bottiglietta d’acqua per pulire la pipì fatta dai loro animali in strada, altrimenti saranno sanzionati.
“Negli ultimi anni la quantità di cani in città è aumentata – dichiara Emma Capogrossi, assessore alle Politiche sociali e sanitarie – Purtroppo molti cani urinano davanti ai negozi, ai palazzi, sulle statue o sui monumenti storici e ciò potrebbe configurarsi addirittura come reato di imbrattamento in base al codice penale. La nuova misura sarà inserita nel regolamento comunale o sarà oggetto di una nuova ordinanza e si prevederanno sanzioni per chi non la rispetterà”.