(Immagini di Maurizio Polimeni)
Si è chiusa come meglio non avrebbe potuto una devastante settimana che aveva fatto paventare la possibilità dello sciopero dei giocatori della Reggina, i quali reclamavano a gran voce il pagamento degli stipendi. Dopo il mancato versamento di contributi (che dovrebbe comportare 4 punti di penalizzazione, da sommare ai 2 per il mancato versamento degli stipendi in ottobre), il rinvio dell’udienza per la richiesta di fallimento presentato dall’avvocato Grassani, per concludere con la decisione della Corte d’appello federale che si è negativamente espressa sulla validità della fideiussione presentata dalla società amaranto al momento dell’iscrizione, proprio in extremis sono arrivati sia il pagamento degli stipendi che il repentino annuncio del cambio al vertice della società, che dovrebbe essere definito entro gennaio.
Così, all’antivigilia di Natale, nel derby con la Vibonese la Reggina ha conquistato la quarta vittoria nelle ultime cinque gare che, in attesa delle penalizzazioni, l’hanno spinta nella zona medio-alta della classifica. Un successo meritato quello amaranto, soprattutto grazie ad una ripresa durante la quale la squadra guidata dall’amabile ex Nevio Orlandi è praticamente sparita dal campo. Come nella vittoriosa trasferta di Caserta, Cevoli ha riproposto la difesa a tre con l’esordio dal primo minuto di Pogliano e Kirwan sulla linea mediana.
Il derby
Nel primo tempo sono stati i rossoblu vibonesi a farla da padroni, con un palleggio efficace e un predominio a centrocampo in cui hanno recuperato una quantità infinita di palloni. Due brillanti interventi in uscita a tu per tu di Confente prima su Bubas e su Taurino poi hanno impedito il vantaggio ospite, accompagnati da un bel tiro dalla distanza di Prezioso, che ha sfiorato la traversa. Da parte amaranto, solo qualche incursione pericolosa in area, una punizione di Sandomenico, tanto precisa quanto lenta, deviata da Mengoni sotto l’incrocio e soprattutto un contropiede due contro uno sprecato dallo stesso n. 11. Quasi come un segno del destino, come accaduto due stagioni addietro sempre con la Vibonese, pure stavolta per alcuni minuti è saltato l’impianto d’illuminazione del Granillo, costringendo all’interruzione del gioco.
Superata indenne la prima parte, nella ripresa, anche grazie all’innesto di Franchini, la Reggina ha iniziato con un altro piglio. Ed è stata proprio un’incursione insistita del centrocampista modenese, interrotta fallosamente in area a dare la possibilità del vantaggio, con il rigore realizzato da Sandomenico che ha spiazzato Mengoni: grande festa in campo con tutti i giocatori amaranto raccolti intorno alla panchina. Replica della Vibonese praticamente inesistente, con la squadra di Cevoli a controllare senza fatica e ripartire nel tentativo di mettere al sicuro il risultato. Cosa fatta ad un quarto d’ora dal termine, anche grazie ad una topica dell’arbitro, il quale non ha rilevato un evidente intervento falloso di Petermann, che ha consentito a Sandomenico di involarsi tutto solo e battere il portiere vibonese. Qualche altra possibilità di triplicare, prima della festa finale e della mal celata commozione del tecnico amaranto Cevoli, riconoscente per il comportamento dei suoi giocatori, in sala stampa.
REGGINA – VIBONESE 2-0
Marcatore: 18’st, 31’ Sandomenico
REGGINA: Confente; Conson, Redolfi, Pogliano; Kirwan, Marino (Franchini), Zibert, Salandria (Bonetto); Tulissi (Ungaro), Viola (Petermann), Sandomenico (Tassi). All.: Cevoli
VIBONESE: Mengoni; Finizio (Silvestri), Malberti, Camilleri, Tito; Prezioso (Ciotti), Obodo, Scaccabarozzi (De Carolis); Allegretti (Melillo), Bubas (Cani), Taurino. All.: Orlandi
Arbitro: Marchetti (Rizzotto – Barone)