(immagini di Maurizio Polimeni)

Incoerente. Non c’è modo migliore per definire la ‘disfida amaranto’ del Granillo. Pure il Rieti, infatti, ha l’amaranto sulla maglia, anche se mescolato col celeste. Terza gara sul terreno di casa e terza vittoria reggina, a confermare il fatto che senza il lungo esilio la classifica avrebbe forse potuto essere meno problematica. Ma il modo con cui è arrivato il risultato finale ha avuto dell’incredibile per chi ha assistito all’incontro. Per settanta minuti, la compagine di Cevoli è stata letteralmente assente dal terreno di gioco e la squadra sabina, che in classifica la seguiva ad una lunghezza, senza alcuna difficoltà avrebbe potuto rifilare agli amaranto una sonora cinquina. In verità, il pallone è entrato cinque volte nella rete di Confente: solo due valide, mentre le altre sono state annullate per fuori gioco casuali.
Neppure il tempo di iniziare, che la Reggina si è trovata in svantaggio per un giusto rigore a causa di una trattenuta in area di Solini. Dopo di che, tutto si è risolto in un progressivo spegnersi e consegnarsi ad una squadra mediocre, incredula davanti all’irrisoria facilità con cui poteva affondare nella metà campo di casa.  Due gol annullati e altrettante occasioni sprecate hanno suggellato il vantaggio reatino nel primo tempo. Per gli amaranto, un tiro impossibile dell’esordiente Seminara e un colpo di testa di Redolfi su angolo deviato sulla linea a portiere battuto. Stessa solfa nella ripresa: dopo due occasioni offerte agli avversari dagli amaranto, è arrivato il meritato raddoppio reatino, seguito a breve distanza dal terzo gol annullato.

Il secondo tempo

I pensieri che affollavano la mente dei presenti erano tra i più vari, ma nessuno esternabile; l’unico, che non avrebbe potuto esistere neppure in un  angolo recondito, riguardava quello che sarebbe accaduto in campo senza alcun preavviso a partire dal 72′ minuto, quando la prima (e più bella) azione amaranto della partita ha portato Sandomenico ad accorciare le distanze. Dopo i fischi, più che meritati, gli spogli spalti del Granillo hanno cominciato ad animarsi. Palla al centro e incredibile pareggio ad opera di Tassi. Esplosione di gioia al Granillo, con la Reggina che si è improvvisamente indemoniata, facendo letteralmente sparire dal campo gli avversari, adesso sovrastati pure fisicamente. Un tiro di Viola dal limite ha fatto vibrare la traversa (fosse entrato in rete, avrebbe meritato la copertina), mentre Sandomenico e Tassi sono riusciti a sprecare due clamorose occasioni per capovolgere il risultato. Ma al 6′ minuto di recupero, mentre l’arbitro sta portando il fischietto in bocca, sullo sviluppo di un calcio d’angolo la palla è arrivata sul sinistro di Ungaro che l’ha indirizzata imparabilmente rasoterra nell’angolo destro. Nell’area reatina non c’era più spazio: ai disperati giocatori laziali si sono aggiunti tutti coloro che erano nel recinto di gioco precipitatisi ad abbracciare il marcatore amaranto.

Marcatori: 4’pt Gondo, 16’st Caricola, 27′ Sandomenico, 30′ Tassi, 51′ Ungaro.

REGGINA: Confente; Kirwan, Redolfi, Solini, Seminara (Mastrippolito); Franchini (Marino), Petermann (Tassi), Zibert (Salandria); Ungaro, Emmausso (Viola), Sandomenico. All.: Cevoli

RIETI:  Chastre; Delli Carri, Gigli, Pepe, Dabo; Gallifuoco, Palma (Kean), Konate (Diarra); Vasileiou (Cericola), Maistro, Gondo. All.: Cheu.

Arb.: Pascarella (Lombardi-Pellino)

 

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