(immagini di Antonello Placanica)
Alla fine di una settimana grottesca per i colori amaranto, qualcosa è andato per il verso giusto: il risultato della gara contro il Siracusa, giocata a Rende per la nota indisponibilità del ‘Granillo’ e per giunta a porte chiuse perché ormai si usa così quando si pensa che ci possano essere degli pseudo problemi di ordine pubblico. Evidentemente qualcuno si immaginava un esodo di tifosi amaranto…Passiamo al terreno di gioco, o meglio al terreno e basta, ché giocarci sopra non era proprio cosa anche per la pioggia caduta alla vigilia. Comunque è lì che si sono rincontrate, dopo poco più di un mese dalla coppa Italia, le due compagini.
Mister Cevoli si è inventato una sorta di 4-2-4 schierato su quattro linee, ma palla al centro ed il Siracusa si è subito fatto pericoloso in due occasioni. In una situazione di sostanziale equilibrio, con gli ospiti che si sono comunque lasciati preferire, per l’intero primo tempo sul tabellino di parte reggina, oltre a innumerevoli errori di misura nei passaggi, c’è soltanto un tiro dal limite di Sandomenico deviato che ha sfiorato la traversa. Invece, appannaggio degli aretusei, ci sono pure un’occasione mancata ad un passo dalla linea ed una bella parata di Confente. Più che il gioco, la differenza nel numero di occasioni l’hanno fatta l’intraprendenza degli attaccanti azzurri e l’evanescenza di quelli amaranto.
La ripresa si è aperta con la novità, che poi si è rivelata decisiva, di Franchini al posto di Sandomenico, in modo da ritornare al più ‘rassicurante’ (almeno per Cevoli) 4-3-3. La squadra amaranto è partita con un altro piglio e il Siracusa è sembrato da subito in difficoltà: al quarto d’ora un palo a colpo sicuro di Tulissi ha di poco anticipato la rete decisiva di Franchini, bravo e lesto ad avventarsi di testa su un cross da un’azione insistita di Ungaro. I siciliani, in difficoltà pure fisica, hanno subito il colpo, ma gli amaranto, pur controllando abbastanza agevolmente, non sono riusciti ad approfittare della sfiducia degli avversari per mettere al sicuro il risultato; anzi, addirittura, anche per le sostituzioni di Cevoli che hanno spinto pericolosamente all’indietro la squadra rimasta alla fine senza un attaccante di ruolo, hanno corso qualche rischio a ridosso del fischio finale, giunto subito dopo l’espulsione di Vazquez. Neppure il tempo di godere della soddisfazione per l’importante vittoria, che già la Reggina deve pensare al prossimo impegno, mercoledì sera a Potenza: mai accaduto, a nostra memoria, che una squadra debba giocare due gare con un solo giorno di riposo. Ma sono tante le cose inedite in questa stagione, e neppure piacevoli.
La questione “stadi”: è solo un problema di ruggine?
C’è ruggine e ruggine, e c’è bullone e bullone… E’ noto a tutti che la squadra amaranto sia ormai costretta a peregrinare per la Calabria in cerca di uno stadio dove poter giocare. Anche il motivo è ben noto: a quanto pare, i bulloni che uniscono i vari pezzi della copertura della tribuna del ‘Granillo’, compresi quelli dei tiranti, sono arrugginiti e la cosa, ovviamente, presenta seri problemi per l’incolumità di tifosi, calciatori e giornalisti, anche perché, evidentemente, potrebbe crollare da un momento all’altro. Ferma restando la riconoscenza nei confronti della società del Rende che ha ospitato la gara tra Reggina e Siracusa, il civettuolo stadio intitolato a ‘Marco Lorenzon’, un giocatore della squadra biancorossa prematuramente scomparso, in quanto a presenza di ruggine nella copertura e nei bulloni di sostegno non scherza neppure. Non ci sogneremmo minimamente di sollecitare a chicchessia di verificare se sia il caso di continuare a concedere l’agibilità al ‘Lorenzon’ (altrimenti, in Calabria dove si giocherebbero le partite?), vorremmo solo capire se e quanto sia davvero pericoloso il ‘Granillo’. A meno che la ruggine causata dalla salsedine, come quella reggina, non sia più corrosiva di quella che risente dell’aria montana!
Reggina-Siracusa 1-0
marcatore: 16’st Franchini.
Reggina: Confente; Kirwan, Conson, Solini, Mastrippolito; Zibert, Salandria (Navas); Tulissi (Redolfi), Tassi (Marino), Ungaro (Bonetto), Sandomenico (Franchini). All.: Cevoli
Siracusa: Gomis; Daffara, Turati, Fricano Gio. (Palermo), Bertolo; Del Col (Celeste), Tuninetti, Rizzo, Orlando (Fricano Gia.); Diop (Catania), Vazquez. All.: Pagana
Arb.: Miele (Lattanzi – Zaninetti)