Un netta diminuzione dei tesseramenti e il mancato finanziamento pubblico (per non parlare poi di un netto calo delle donazioni volontarie) rischiano di mandare all’aria molti partiti storici della nostra Repubblica: si tratta di uno studio statistico diffuso da un rapporto stilato dall’Openpolis- Agi.
Molti partiti sarebbero addirittura alla canna del gas e le cause di questo default si ritroverebbero nel netto calo dei tesseramenti e nel mancato finanziamento pubblico, per non parlare delle pochissime donazioni volontarie, o comunque di tutte quelle iniziative che un tempo facevano la fortuna dei partiti politici. Tanto per fare chiarezza, dal 2013 al 2017 si è registrata una contrazione del 60%. Questo è un dato significativo, uscito in base ad una ricerca del Openpolis- Agi, che fa ben capire la gravità della situazione; basti pensare che nel 2013 i partiti registrati regolarmente arrivavano a guadagnare complessivamente oltre i 40 milioni di euro. Nel 2017 si è passati alla totale abolizione di tale finanziamento sostituendolo con il 2X1000, ma la differenza è stata sostanziale perchè il nuovo finanziamento è su base volontaria e dipende dalle scelte dei contribuenti. Lo scorso anno, con il 2X1000, i partiti hanno avuto un’introito di appena 15 mila euro, un record negativo in tutti i sensi, palesemente irrisorio rispetto alla cifra stanziata dallo Stato.
Disastro Lega e Partito Democratico
Analizzando i dati, possiamo notare che nel 2013 il Partito Democratico rendicontava 37,6 milioni di euro, di cui 24,7 erano rimborsi elettorali (senza il 2X1000). Lo scorso anno i dem hanno ammontato un guadagno di 17,7 milioni di euro, circa il 53% in meno rispetto a quattro anni prima; quantificando invece il 2X1000 possiamo dire che il Pd ha guadagnato circa 8 milioni di euro, circa un terzo di quanto offrivano i rimborsi del 2013. Anche la Lega Nord ne esce con le ossa rotte: nel 2013 incassava circa 12,5 milioni di euro di cui 6,5 provenienti dai rimborsi elettorali, nel 2017 le entrate registrate sono di circa 2,9 milioni, di cui 1,9 provengono dal 2X1000. Analizzando anche questo dato, possiamo dire che il partito di Matteo Salvini vale circa 3,4 volte meno rispetto al 2013.