(Immagini di Maurizio Polimeni)
E’ suonata l’ultima campanella dell’anno per la Reggina. Qualche ora prima di chiudere i battenti, è stato presentato il ds per la prossima stagione, l’ex portiere amaranto Massimo Taibi, che già nelle sue prime esternazioni ha evidenziato poca prudenza, suscitando persino qualche ‘caso diplomatico’ (clicca qui per vedere la presentazione). La gara di saluto è sostanzialmente andata come nelle previsioni: alla Juve Stabia, guidata in panchina dal reggino Fabio Caserta, serviva un punto per rimanere quarta e risparmiarsi il primo turno dei playoff, e così è stato. Bianchimano ha voluto fare passerella per l’ultima volta, magari con la speranza di arrivare alla doppia cifra di marcature, ma si è dovuto accontentare dell’ovazione dei presenti al momento della sua sostituzione.
La gara reale è durata poco più di una ventina di minuti. Passati in vantaggio con una bella rete del redivivo Mezavilla, gli amaranto sono stati subito raggiunti grazie ad una decisione dell’arbitro, che ha inventato un rigore per le ‘vespe’: Licastro ha fatto il “Cucchietti” parando il tiro dal dischetto di Sorrentino prima di essere battuto sulla sfortunata respinta.
Alla fine applausi per tutti, anche per mister Agenore Maurizi che è addirittura andato a salutare i tifosi sotto la curva, dove la scorsa volta erano partiti i cori inopportuni sul suo allontanamento. La sua avventura, ma pure quella di tanti altri protagonisti, in amaranto si è conclusa qui, con il raggiungimento dell’obiettivo minimo, quello della salvezza. E, probabilmente, non sarebbe stato possibile davvero fare di più.