(Immagini di Maurizio Polimeni)

Il calcolo delle probabilità non lasciava molte speranze e il campo di calcio non è una lavagna. Eppure… sul terreno del Granillo la Reggina ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità per mantenere la storica imbattibilità interna col Trapani, che nelle precedenti 25 occasioni non aveva mai ottenuto la vittoria, ma c’è stato ben poco da fare; e per la squadra amaranto è immeritatamente arrivata la quinta sconfitta interna, che ha interrotto la mini serie utile di sei gare. Costretta a schierare un inedito reparto difensivo (età media 21 anni!) per la contemporanea assenza di due titolari, la Reggina ha offerto una prestazione determinata e vivace, finalmente apprezzata dai pochi tifosi presenti che alla fine l’hanno applaudita nonostante la sconfitta.
Neppure il tempo di scendere in campo che è già in vantaggio grazie ad un rigore procurato da un brillante Tulissi al termine di un’azione travolgente fatta di otto tocchi di prima e realizzato da Bianchimano, alla prima segnatura dell’anno solare. Sono bastati meno di venti minuti al Trapani per ristabilire la parità, su calcio d’angolo con Evacuo che ha approfittato delle perenni difficoltà amaranto sulle palle da fermo. Subito dopo il pareggio, nonostante il terreno pesante, la Reggina ha ricominciato a fare la partita sfiorando ripetutamente il nuovo vantaggio, non arrivato per la bravura del portiere granata (straordinaria soprattutto la parata sul tiro a colpo sicuro di Marino) e per qualche indecisione di troppo al momento del tiro decisivo. Da parte degli ospiti si sono verificate due occasioni su corner e punizione (figurarsi…) sventate da Cucchietti con bravura e fortuna.
Nella ripresa, il controllo delle operazioni è rimasto nelle gambe degli amaranto che hanno ripetutamente messo in difficoltà la difesa trapanese, senza tuttavia creare pericoli eclatanti. Nell’unica avanzata in area reggina, sempre su palla da fermo, il Trapani ha sfiorato il vantaggio; che è poi arrivato quasi alla mezz’ora, quando il pareggio sembrava ormai definitivo, ancora su azione di palla da fermo originata da un corner assegnato erroneamente. A tempo scaduto è giunta l’ultima occasione amaranto sfumata tra le mani del portiere.
Pur se scavalcata dalla Casertana, e quindi scesa in 16° posizione, la distanza dai playout è rimasta invariata (5 punti); ma nella prossima gara, anticipata a sabato per le elezioni, la Reggina sarà ospite ad Andria di una delle compagini che la seguono: andare a votare con una sconfitta sarebbe pericoloso.

 

 

 

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