Da diversi anni era considerato deceduto, invece continuava a far affari all’estero, vivo e vegeto. Nella giornata del 6 febbraio 2018, ad Alba Iulia (Romania), la Direzione delle Investigazioni Criminali della Polizia Rumena, in collaborazione con i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro e con il supporto del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia – S.i.Re.n.e., ha localizzato e tratto in arresto ARIGANELLO PASQUALINO, di anni 62, pregiudicato, imprenditore di Rosarno ritenuto vicino alla locale cosca di ‘ndrangheta “PESCE”, latitante dal 2011 allorquando si sottraeva al provvedimento di esecuzione pena e contestuale ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 28.03.2011 dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Modena – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo scontare la anni 9, mesi 3 e giorni 29, per i reati di bancarotta fraudolenta, insolvenza fraudolenta e appropriazione indebita.
L’identificazione, l’individuazione e la cattura giungono all’esito di un’intensa attività info-investigativa condotta dai militari della Tenenza di Rosarno, nel corso della quale è stato accertato che, sebbene i familiari ne avessero da diversi anni annunciato la morte, ARIGANELLO in realtà svolgeva liberamente attività d’impresa in Romania ove aveva costituito delle attività nel settore della ristorazione e dell’edilizia. Sulla scorta delle evidenze raccolte nel corso dell’attività di ricerca, la Procura della Repubblica presso il tribunale di Modena ha quindi emesso un mandato di arresto europeo in ottemperanza al quale la Polizia Rumena, sulla base degli elementi forniti dalla Tenenza di Rosarno, nella giornata di mercoledì lo ha localizzato. ARIGANELLO, arrestato, al termine delle formalità di rito è stato messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria Rumena che ha convalidato l’arresto in attesa di decidere sulle procedure di estradizione in Italia.