Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:
Questa mattina è stata recapitata una lettera anonima al massmediologo Klaus Davi nella sede della sua agenzia di comunicazione nel centro di Milano. La lettera scritta in stampatello, datata 14 novembre 2017 e con un mittente che si è rivelato fittizio, contiene insulti, rivolti, oltre che allo stesso massmediologo, anche a don Ciotti e a Tiberio Bentivoglio, imprenditore testimone di giustizia di Reggio Calabria. La missiva fa riferimento alla scomparsa di Paolo Schimizzi, caso di cui Davi si occupa da anni. Nel testo si legge, tra l’altro, “Klaus Davi, invece di continuare a rompere i coglioni, se vuoi sapere dove e’ Paolo Schimizzi perché non lo chiedi a sua moglie Caterina (Caterina Utano è la moglie di Schimizzi ndr.). Lo sbirro e infame di Tiberio Bentivoglio con il suo amico il prete Ciotti sanno dove si trova”.
Il caso Schimizzi, a cui fa riferimento la missiva, riguarda uno degli esponenti della ‘Ndrangheta reggina fatto sparire nel 2008, probabilmente proprio dagli stessi clan di Reggio Calabria coi quali aveva rapporti operativi. Quello di Schimizzi è un caso irrisolto e ancora oggi, a distanza di quasi dieci anni dalla sparizione, gli inquirenti non ne sono venuti a capo. Il giornalista italo svizzero ha trattato il tema più volte nel suo format ‘Gli Intoccabili’, realizzato in collaborazione con Alberto Micelotta. Qualche giorno fa, il massmediologo ha pubblicato un’intervista a un esponente della ‘Ndrangheta reggina che accusa – con nomi e cognomi resi noti dal giornalista – due uomini, presunti appartenenti al clan di ‘Ndrangheta a cui lui stesso fa riferimento e intimi amici di Schimizzi, di avergli dato un appuntamento ‘a tradimento’ per poi farlo sparire. Per questa inchiesta Davi aveva già ricevuto numerosi attacchi e minacce in passato.