Reggio Calabria sarà una delle prime Città pilota individuate dal Governo a partire con la fase sperimentale del progetto Casa Italia, il programma di prevenzione antisismica nato dopo le scosse del centro Italia avvenute lo scorso anno, con l’obiettivo di mettere in sicurezza gli edifici residenziali pubblici in tutto il Paese. La Giunta Comunale reggina ha incontrato oggi il Professor Ottavio Amaro, Direttore Generale dell’Università Mediterranea, al fine di individuare gli obiettivi della road map da seguire per lo svolgersi del progetto. Grazie al supporto della Mediterranea, la Città di Reggio Calabria sarà una delle tre sedi (una al nord, una al centro e una al sud Italia) individuate per i workshop formativi per la realizzazione dell’intervento. All’incontro, che si terrà nelle prossime settimane proprio a Reggio Calabria, prenderanno parte i rappresentanti del Ministero che illustreranno le modalità operative del percorso. La Giunta ha individuato tre aree (i complessi residenziali pubblici di Viale Calabria, Archi e Gebbione) che saranno oggetto dello studio condotto con il supporto dei tecnici e dei docenti dell’Università Mediterranea. La parte progettuale sarà invece affidata ad Invitalia, agenzia nazionale del Ministero dello Sviluppo Economico, che si occuperà anche della fase di gara.
Il progetto, avviato dal Governo e presentato qualche settimana fa dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e dal Senatore a vita Renzo Piano, prevede il coinvolgimento di dieci città italiane. Insieme a Reggio Calabria beneficeranno del nuovo piano anche i comuni di Catania, Feltre, Foligno, Gorizia, Isernia, Piedimonte Matese, Potenza, Sora e Sulmona. I territori sono stati individuati in base a quattro criteri: pericolosità sismica, privilegiando comuni localizzati nelle aree a più alta pericolosità sismica; molteplicità delle fonti di pericolo, selezionando comuni che uniscano al rischio sismico quello idrogeologico e, in almeno uno dei casi, fenomeni di tipo vulcanico o di maremoto; caratteristiche sociali e demografiche, con l’obiettivo di attuare la sperimentazione in aree che uniscano alle problematiche ambientali anche alcuni aspetti significativi di vulnerabilità sociale e di esposizione demografica; dispersione territoriale, limitando i casi a non più di uno per Regione.
L’ammontare degli interventi è stato stimato (utilizzando come riferimento i costi degli interventi di aumento della sicurezza sismica degli ultimi anni) in circa 2,5 milioni di euro per ciascun cantiere e, quindi, complessivamente in 25 milioni di euro per l’intero programma, risorse che sono già state individuate. La città di Reggio Calabria beneficerà dunque di un investimento di circa 2 milioni e mezzo di euro per riconfigurare gli spazi individuati dalla Giunta e renderli sicuri dal punto di vista sismico. L’intervento, che seguirà le tecniche moderne guidate dalla nuova normativa antisismica, prevede l’adeguamento degli edifici senza lo spostamento dei residenti.
«La scelta di individuare Reggio Calabria come uno dei territori interessati dal Programma Casa Italia – ha spiegato il sindaco Giuseppe Falcomatà – è il segno dell’attenzione continua da parte del Governo nei confronti della nostra città. L’intervento previsto, oltre a rappresentare un valido supporto in termini logistici e di progettazione, ci sarà utile anche per verificare lo stato di consistenza degli edifici che costituiscono il patrimonio edilizio residenziale della nostra Città. E’ necessario insistere su questo percorso. Per anni sul nostro territorio le attività di manutenzione sugli edifici pubblici sono state completamente dimenticate. Oggi stiamo tentando di risvegliare l’attenzione delle massime istituzioni nazionali sul tema della prevenzione che in questo campo, soprattutto in territori a rischio come il nostro, rappresenta di certo una variabile fondamentale».